Le vie dei distillati
Nulla calma lo spirito come il RUM e la religione (Byron)
L’etimo di rum deriva dallo spagnolo rumbullon che significa trambusto. Rumbullon sembra un termine onomatopeico che indica la fermentazione tumultuosa propria del succo di canna per via dell’elevato contenuto di zuccheri, molto simile ad una pentola in ebollizione.
Le prime tracce storiche della distillazione del rum risalgono alla fine del 1500, un secolo dopo l’arrivo degli spagnoli e della canna da zucchero nei Caraibi. Le fonti storiche sostengono che fu un frate spagnolo a produrre, a Cuba, con alambicchi di scuola francese il primo distillato di succo di canna da zucchero. Il rum è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione e distillazione di sciroppi provenienti dalla fabbricazione dello zucchero di canna, oppure di succo della canna da zucchero le cui caratteristiche organolettiche conferiscono il tipico aroma e gusto.
La legislazione europea è intervenuta per prescrivere alcune regole imprescindibili per garantire la qualità. In particolare un rum per essere considerato tale deve:
- avere un titolo alcolometrico volumico minimo di 37,5 % vol.;
- non deve esservi aggiunta di alcole;
- non deve essere aromatizzato;
- può contenere caramello aggiunto solo come colorante;
- il termine «traditionnel» può completare una delle indicazioni geografiche, ma solo nel caso in il rum sia ottenuto mediante distillazione a meno di 90 % vol.
Cosa scegliamo e vi proponiamo:
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”Va così, rum e pera, perché ci sono dei momenti forti che ti lasciano l’amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita”
(Charles Bukowski)